Al conte Massimiliano Stampa, castellano del castello di Milano, fu dato l'incarico delle disposizioni per le solenni esequie del defunto duca Francesco; e a cagione degli apparati da farsi nella metropolitana fu mestieri il differirle sino al 19 di novembre stesso. Intanto il cadavero dello Sforza, chiuso in una cassa coperta di velluto nero, fu, di notte, trasportato dal castello al Duomo, coll'accompagnamento di tutto il clero metropolitano, e riposto in luogo appartato finché fossero celebrati i solenni suffragi; dopo de' quali il di lui sarcofago, ornato alla ducale, venne collocato nella metropolitana suddetta nel sito dov'era quello di Gastone di Foix, vale a dire fra i pensili avelli de' duchi suoi predecessori. Per dare un'idea del costume di que' tempi anche nelle pompe funebri, penso che non sarà discaro il leggere qui l'esatta descrizione del funebre trasporto del duca Francesco Sforza, stesa dal nostro Burigozzo959. 1535, a dì 19 novembre, furono fatte le exequie di sua excellentia, e furono fatte a questo modo. Prima la strata fu dal castello al Domo per la strata dritta, zoè dalla contrà del Majno a Santo Nazaro Pietra Santa, e verso Santa Maria Segreta, e al Cordusco insino alla Doana, e poi dalla Dovana al Domo. Questo è quanto alla strata: seguita l'hordene. Prima numero grande de croci de legno, poi mille poveri, tutti con el capuzino negro e la torgia in mane, con uno ducal pento in carte, attacado alla torgia, e andavano a dui a dui; poi li frati prima de Santo Ieronimo, poi li altri ordeni de frati secondo el suo ordene, et al fin de questi venne la fameia de tutta la corte, quali erano vestiti de negro, el numero de quali fu grando, e questi tali havevano mantello negro.
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