Il marchese, rimasto ferito nella battaglia, dovette ricoverarsi fino a Milano. Alcuni fanno ascendere i morti imperiali a dodicimila. Il primo vantaggio di tal vittoria fu che i Francesi si resero padroni di Carignano e di quasi tutto il Monferrato. Però il re Francesco I, sull'avviso che Carlo V, unito ad Enrico VIII re d'Inghilterra, faceva grandi preparativi sul Reno per un'incursione nella Francia, stimò opportuno di richiamare una gran parte delle truppe ch'erano nel Piemonte, e così si rese inutile pei Francesi la carnificina di Cerisola.
Da queste alternative vicende dei due monarchi belligeranti eccitato, Paolo III rivolse piucché mai le sue premure a tentar nuovi progetti di una stabile pace, unico rimedio alle universali sciagure. A tal fine lo zelante pontefice inviò due legati, cioè il cardinale Giovanni Morone all'imperatore, e il cardinale Marino Grimani al re cristianissimo. L'opera loro, secondata da personaggi distintissimi, sì ecclesiastici che secolari, ottenne questa volta il bramato intento; di modo che nel giorno 18 settembre del 1544 a Crespy, città dell'isola di Francia, furono sottoscritti gli articoli della pace, pubblicati poscia nel seguente ottobre per tutte le città della Lombardia con sincere dimostrazioni di giubilo. Le convenzioni di questo trattato relative alla nostra storia, erano che l'imperatore Carlo V avrebbe dato in moglie a Carlo duca d'Orleans o la propria figliuola donna Maria, principessa di Spagna, colla dote della Fiandra e de' Paesi Bassi, ovvero Anna, figliuola di Ferdinando suo fratello, re dei Romani, coll'assegnamento dotale dello stato di Milano.
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