Quattro religiosi Umiliati, Clemente Mirisio, prevosto di Caravaggio, Lorenzo Campagna, prevosto di San Bartolomeo di Verona, Girolamo Legnano, prevosto di San Cristoforo di Vercelli, e il diacono Gerolamo Donato, sornomato Farina, che insieme abitavano nella loro casa di Brera in Milano1012, concepirono il disegno di vendicarsi contro il riformatore del loro ordine, uccidendolo, e il Farina incaricossi dell'esecuzione. Il fatto è così narrato in un vecchio codice1013. Ultimamente il Farina (e fu il 26 di ottobre), aiutato dal tempo tenebroso et oscuro, si condusse nel palazzo dell'illustrissimo cardinal Borromeo, et salendo le scale, prive di lume, et per l'oscurità non visto da alcuno, camminò alla porta della cappella nella quale, circa un'hora di notte, stava con la famiglia il cardinale in oratione, cantandosi in musica alcuni motteti;... et havendo preso tra il legno et l'apertura della porta la mira nella schiena dell'illustrissimo cardinale, che havea la faccia verso l'altare, gli sparò l'archibugietto, carico di una balla et di molti pernigoni, che, come a Dio piacque, non l'offese niente, et la balla gli ammacò uno poco la carne, et li pernigoni senz'offesa si sparsero per il rocchetto et per le vesti, unde miracolosamente ne scampò: et ciò fatto, l'illustrissimo cardinale con tutto il rumore restò intrepido, né volse che niuno se movesse, ma si dovesse finire la oratione; nel cui tempo il Farina con l'altro archibugietto in mano, qual s'era riservato per sua difensione, aiutato pure dall'oscurità et con una maschera nel volto per non essere conosciuto, scese le scale, nel fondo delle quali vi si ritrovò uno servitore che teneva uno cavallo, a cui dando uno urtone, ne sfugì per la porta incontro al Domo.
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