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      (1641) Il marchese di Leganes fu richiamato. Ma più che da questa sconfitta, venne il re di Spagna determinato a tal passo dai gravi turbamenti insorti nell'interno della monarchia, la sollevazione dei Catalani e la ribellione del duca Giovanni di Braganza, la quale produsse poi la separazione del Portogallo dalla Spagna, avendo la sorte delle armi e i fini politici delle altre potenze persuaso il riconoscimento legittimo di quel ribelle. (1652-1645) Per questi avvenimenti l'esercito francese reso più animoso, unito a Savoiardi, ridusse in breve tempo gli Spagnuoli alla difensiva, e, ricuperate di seguito le fortezze del Piemonte, penetrò nello stato di Milano, prese Tortona e Trino, indi, varcata la Sesia, Vigevano. La costernazione fu grandissima in Milano. Il governatore marchese di Velada accorse a Mortara, a Novara e ai passi della Sesia a far fronte ai nemici, i quali, per la difficoltà delle vittovaglie, si ritirarono; (1646) nel principio del nuovo anno, anche Vigevano fu ricuperato. Né i danni de' Milanesi si ristrinsero alla paura. La devastazione delle campagne ove seguirono gli osteggiamenti, le vettovaglie somministrate agli eserciti nemici ed amici, gli approvvigionamenti e le opere di difesa alle fortezze minacciate, e il soldo delle truppe che per intiero dovevasi fornire dal paese, furono tali pesi, che più non bastando a supplirvi le ordinarie rendite e le contribuzioni straordinarie, si ebbe ricorso all'alienazione de' dazi ed altri diritti regali. In quest'anno e ne' quattro seguenti si fecero le più grandiose vendite delle regalie, che mai fossero fatte per l'addietro o in seguito.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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