(1661) Dopo la pubblicazione della sospirata pace cominciò a respirare l'oppresso popolo milanese, il quale ottenne pure di veder limitata l'obbligazione dell'alloggiamento militare a quattromila fanti e duemila cavalli, con reale dispaccio 30 novembre del 1661. A questo beneficio tenne dietro il Rimplazzo, ossia la sistemazione del riparto dell'alloggiamento, di cui si è di sopra parlato, ove si discorsero in compendio le successioni de' governatori. (1665) Null'altro ci si offre di notabile fino al 1665, in cui giunse in Milano la nuova che il re di Spagna Filippo IV aveva pagato l'inevitabile tributo alla natura, essendo morto il 17 settembre in età di sessant'anni. Principe pio, ma dominato quasi per tutta la sua vita da un pessimo ministro, il conte d'Olivares, che soltanto poco tempo prima di morire privò della sua grazia. Principe detto grande dall'adulazione, e in fatti grandissimo nelle disavventure, per aver regnato continuamente frammezzo alla miseria pubblica, cui non volle o non seppe mai sovvenire, e circondato dal pubblico malcontento; onde si vide successivamente spogliato del Portogallo e del Rossiglione, ribellata la Catalogna, in continua agitazione l'Aragona, conculcata la sua autorità dalla più infima plebaglia di Napoli, avvolta nella desolazione e in continue mormorazioni la Lombardia; e finalmente, dopo tanto sangue sparso e tanti tesori profusi dal padre e dall'avo, costretto a dar la pace agli Olandesi ed a riconoscerne l'indipendenza. Gli succedette l'unico figlio Carlo II, in età di quattr'anni, sotto la tutela della madre, che fu l'ultimo, egualmente inetto e pur esso mal fortunato rampollo di quella famiglia.
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