A tal fine molte conferenze si tennero e molti esperimenti furono allora eseguiti, di concerto colla real corte di Torino, dove un altro gran ministro, il conte Giambattista Bogino, fece ogni sforzo perché il provvedimento da adottarsi fosse a comune beneficio esteso a tutta l'Italia. Però le corte viste e le piccole gelosie fecero riuscire a vuoto la saggia proposizione; onde questo gravissimo oggetto, rimasto allora deserto, con principii più sicuri, ma circoscritto alla sola Lombardia, fu poscia sistemato soltanto nel 1778.
(1758) Erano quasi ridotti al loro termine i lavori del censimento colle assidue cure di nove anni, quando, essendo stato il Neri richiamato a Firenze, la Giunta fu sciolta, e costituita una governativa delegazione; a questa fu dato l'onore di proclamare il compimento dell'opera, e s'incominciò nel 1760 a ripartire il tributo prediale sul nuovo catastro. Contemporaneamente alla partenza del presidente Neri, Milano rimase priva di un altro illustre ministro, il plenipotenziario conte Beltrame Cristiani, morto il 31 luglio, dopo una lunga malattia, che lasciò alternare speranza e timore. La sua morte fu da uomo senza la minima imbecillità. Spedì gli affari con mente serena fino all'ultimo giorno. Egli da un'umile condizione col suo merito e colla sua prudenza giunse al sommo grado di essere padrone del Milanese. Gli fa onore il ricordare ch'egli cominciò nel 1725 come podestà di Borgonuovo, feudo del marchese Giandemaria di Parma. Poi fu impiegato in Piacenza, dove il conte Trotti, governatore, lo conobbe e lo fece conoscere ai comandanti degli eserciti austriaci che guerreggiavano.
| |
Torino Giambattista Bogino Italia Lombardia Neri Firenze Giunta Neri Milano Beltrame Cristiani Milanese Borgonuovo Giandemaria Parma Piacenza Trotti
|