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      Tre insegne cittadinesche adunque a voi mandiamo a perenne memoria della cosa. Una tromba cioè di bronzo, colla quale il popolo sia convocato ad assemblea, il che significa l'incremento della vostra popolazione. Un vessillo bianco colla croce del Signor nostro Gesù Cristo, distinta nel mezzo con colore rosso, il che significa che dalle mani dei nemici, dopo molte e grande angosce, voi siete stati liberati; e in questo abbiamo voluto che rappresentati fossero il sole e la luna. Il sole indica Milano, la luna Tortona; e come la luna tragge il suo lume dal sole, tutto il suo essere Tortona tragge da Milano. Questi sono i due luminari del mondo, questi i due regni. Mandiamo un suggello, col quale si segnino le vostre carte, il quale contiene due città, Milano e Tortona, indicando che Milano e Tortona sono per tal modo unite, che separare non si possano giammai. Correva l'anno di Cristo 1155, allorché la città diroccata fu riedificata. Giulini, tom. VI, p. 52.
      293 Muratori, Dissert. Med. Æv., dissert. II, tom. II.
      294 Lib. 1, cap. 33.
      295 I Milanesi però, siccome uomini amanti delle guerre e valorosi, la città loro di grandi fossi circondarono, e all'imperatore audacemente e con animo virile vollero resistere.
      296 Anonimi Chronicum Bohemicum, nella raccolta Scriptores Rerum Germanicarum del Menckenio, tom. III, col. 1707, Radevic., lib. I, cap. 25. - Vincentii canonici Pragensis Chronicon, in tomo I. Monum. Hist. Boemiae, a P. Gelasio Dobner, edita Pragae penes Clauser, 1764, p. 551.
      297 Radevic., lib, I, cap.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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