Manipul. flor., cap. 146.
376 Giulini, tom. II, p. 243.
377 Giulini, tom. IV, p. 247.
378 Dissert. Med. Æv., tom. IV, p. 277.
379 Le quali, secondo il computo del conte Giulini, equivalgono a undicimila e duecento zecchini correnti, somma ben tenue, ripartita sopra venticinque città, quante componevano la lega, dappoiché vi si compresero Pavia e Como.
380 Giulini, tom. VII, p. 6.
381 Monum. Bas. Ambr., n. 587.
382 Tutti i diritti regali che l'Imperio ha nell'arcivescovado milanese, o sia nei comitati del Seprio, della Martesana, della Bulgaria, di Recco, ecc.
383 Giulini, tom. VII, pp. 20, 21 e 22.
384 Nel termine che i consoli di Milano col Consiglio di credenza ci indicheranno.
385 Concedette piena giurisdizione
386 Tom. VII, p. 24.
387 Più di centocinquanta cavalli carichi d'oro, d'argento, di sciamiti e di manti, e di pelli grigie e di vaio, e di altre cose preziose. Giulini, tom. VII, p. 32.
388 Dissert. Med. Æv., tom. IV, p. 731.
389 Sì grande timore tutti coloro che rimasti erano, invaso aveva, per la grandiosità delle sue gesta, che tutti ultroneamente accorrevano, e ciascuno coll'ossequio studiavasi di ottenere la grazia della sua familiarità. Perciocché dai legati di Verona può comprendersi, quanto timore agli Italiani incusso avesse la memoria dei di lui fatti. Otto Frising., lib. 2, cap. 27, p. 256. Edit. Basileae, 1569.
390 Trascorrendo il territorio del vescovado che si chiama Uratislavia, passò nel vescovado posnaniense, e tutta quella terra egli pure devastò col ferro e col fuoco.
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