Lo stesso io trovo essere accaduto al magistrato Camerale, ossia ai Maestri delle entrate, che conservarono la loro giurisdizione; ed uno dei primi editti di quell'interregno è del 20 agosto 1447, col quale si comanda che ciascuno paghi il tributo sulle merci alle porte della città. Veggasi registro B., foglio 6. Altro del 22 detto per la propalazione dei beni del defunto duca. Veggasi registro B., foglio 8, tergo. Ne è pieno quel registro sino al giorno 7 gennaio 1450, in cui il Magistrato Camerale ordinò che si pagasse il tributo della dovana, come dal citato registro al foglio 402.
650 Registro civico B, foglio 14, tergo, ove leggesi questa grida del 30 agosto 1447 per la demolizione e vendita del castello e delle gioie del duca.
651 Registro civico B, foglio 16, tergo, ove leggesi il proclama dei capitani e difensori della libertà, acciocché ogni persona atta a portare le armi si presenti a servire sotto il comando del signor conte Francesco, capitano generale, in data 3 settembre 1447.
652 Capitanei et defensores libertatis et excelsae Comunitatis Mediolani. - Prudentes concives carissimi nostri. Posteaquam omnipotens Deus noster, per transmigrationem de praesenti saeculo illustrissimi bonae memoriae principis ac domini nostri domini Filippi Mariae gratiam libertatis nobis venditando condonavit quod retinere et conservare omnibus modis et firma scientia statuimus, deliberavimus comuni consensu in adurendis libris, extractibus, quaternis, filzis, et scripturis inventariorum, taxarum, talearum, focorum, buccarum, onerisque salis, et aliorum quorumvis onerum signum dare, quo populus et plebs intelligant se post hac futuros immunes et exemptos ab angariis et gravaminibus ejusmodi.
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