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      E la fanciulla era innamorata di lui et attendevono, più celatamente [21r] era possibile, a darsi buon tempo.
      La mattina s'intese pel borgo come la Magdalena era suta menata via da messer Giorgio e ciascuno ne fu dolente, ma massime messer Arrigo il quale rimase tutto attonito e come insensato. Ma aveva tra li altri servitori uno chiamato Gaspar il quale molto l'amava e sapeva tutto questo amore della Magdalena. Il quale, vedendo il padrone in tanta mestizia, gli disse: "Padrone, io voglio andar drieto alla Magdalena et intra pochi giorni la ritroverrò e te ne darò notizia; e troveren modo che goderai più con lei che abbi fatto ancora. Attendi pure a ragunare danari per possere vivere uno anno fuori, se bisognassi ". E da lui si partì e si misse drieto a messer Giorgio e si condusse qui come lui.
      Messer Giorgio era il più contento uomo del mondo e, toccando buon soldo et avendo la dama bella, attendeva a fare buona cera e si sforzava tenerla contenta quanto poteva, ancora che non fussi possibile farla dimenticare l'amore di messer Arrigo.
      Gaspar ne venne di tratto a questa osteria, nella quale il podestà non aveva voluto entrassi fanti perché in essa si potessi ricettare chi andava e veniva, e cominciò a pigliar pratica con messer Giorgio e fece in modo che, avendo bisogno d'un servitore, prese lui. Et essendo venuto in parte a quello desiderava, lo serviva tanto bene che, in pochi dì, messer Giorgio gli pose tanto amore, che gli commisse la guardia della Magdalena. La quale, [21v] ancora che da principio l'avessi conosciuto, finse non lo aver mai visto insino che secretamente gli potette dire la sua voluntà. Allora Gaspar trovò un mercante che conosceva messer Arrigo e gli dette una lettera gli portassi, per la quale gli significava come avea ritrovato la Magdalena et accónciosi con messer Giorgio, e che subito qui ne venissi con quella compagnia iudicassi a proposito, e scavalcassi in questa osteria, e si facessi dare una camera su alta, tra la quale e quella dove stava la innamorata era a punto un muro di stuoia ricoperto di calcina.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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