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      Messer Arrigo, avuto la lettera, prese quelli danari che potette e con tre servidori qua se ne venne e seguitò l'ordine di Gaspar.
      El quale, come seppe era giunto, ascosamente gli venne a parlare e li disse come aveva a fare a trovarsi con la Magdalena: e che di notte non v'era modo, perché dormiva del continuo con messer Giorgio, ma il dì, quando andava fuori, lasciava lui alla guardia d'essa o un piccolo ragazzo; e che romperebbe il tavolato della stufa dove essa stava il dì (ché come puoi vedere la più parte delle stufe sono soppannate d'asse) e vi farebbe uno piccoletto uscio; e che, fatto questo, sarebbe facile rompere il muro di stuoia; e che per quella rottura la Magdalena verrebbe nell'osteria mia in camera di messer Arrigo; e che solo bisognava avere avvertenzia di tenere uno alla finestra, quando [22r] lei era seco, che vedessi se messer Giorgio tornassi in casa (el quale non poteva tornare che per una porta, perché più non ne aveva la casa) e subito lo dicessi alla Magdalena, acciò si potessi ritornare nella stufa.
      Piacque il modo a messer Arrigo e così alla fanciulla. E la mattina sequente colorirno il disegno e si dettono un gra pezzo piacere insieme, mentre messer Giorgio era pel castello; el quale usava sempre la mattina stare tre ore fuori di casa per udir messa e fare essercizio. E quando tornava, il famiglio ch'era alla finestra lo vidde e subito corse a dirlo, e lei si tornò nella stufa. Questa maniera tennono circa otto giorni continui.
      Ma occorse una mattina che il ragazzo, che la Magdalena serviva, avendo persa una palla, ne venne a cercare nell'osteria.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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