Il fanciullo disse di no: che messer Giorgio n'aveva molto bene fatto guardare.
Or va' di sopra e troverrai la Magdalena nella stufa che cuce
.
El fanciullo andò e, trovandola, stette stupefatto. Et ella cominciò a gridare seco e dirli che era un ribaldello e che la voleva mettere in sospetto a messer Giorgio. Il ragazzo, temendo, gli chiese perdono e la cosa per allora si posò.
Né passorno dua giorni che, sendo di nuovo una mattina la Magdalena con l'amante e dua fanti di messer Giorgio avendo fatto quistione e feritisi et uno sendo rifuggito qua nell'osteria, messer Giorgio infuriato lo seguitò. E salì presto le scale in modo che vidde una fanciulla in una camera, [23r] che era la Magdalena, ma per l'ira non la scorse bene. Pure dubitò non fussi essa e volle, avanti facessi altro romore, chiarirsi se era in casa e con gran furia scese le scale. La Magdalena, che di questo subito s'accorse, presto nella stufa tornò. Et era a punto posta a sedere, quando messer Giorgio, quasi fuor del senso, giunse e, trovatola, fu tutto riconsolato e stimò avere errato.
Messer Arrigo, avendo avute tante paure, dubitò una volta non avere il danno. E però, consigliatosi con Gaspar, fece venire da Igne, sopra Trento, uno fodero di legname che qua chiamiamo zatta, in su la quale s'usa andare giù per l'Adice. Et una mattina, con la figlia e Gaspar et altri suoi servitori, vi montò su e vi condusse ancora e' cavalli, e tutte le altre sue robe. Il fiume è veloce in modo che, avanti che messer Giorgio sapessi niente, la zatta era lontana miglia venti.
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