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      Piacque a Clemente l'ordine, e venuta la notte del martedì con una scala s'accostò a questa casa e posela alla finestra della camera e, per essa salito, se n'entrò in camera con l'Apollonia. Accadde a punto che certi del paese che passavano, veduta la scala in quel luogo, dubitando non vi fussi stata posta per rubare, la levorono e la prostesono in terra. Clemente, quando fu stato tanto che iudicava il giorno esser vicino, se n'andò alla [28r] finestra per partirsi e, veduto non v'essere la scala, fu malissimo contento. Et essaminato intra sé diversi partiti, sendo giovane e gagliardo, pensò saltare a terra della finestra che altro modo non vedeva a salvare la vita sua e l'onore della Apollonia. E, saltando, male gnene colse perché, sendo la finestra alta braccia dodici e giugnendo giù in sulla scala che era suta posta in terra, tutto si rovinò in modo che la mattina a buona ora fu trovato morto. El romore fu grande. E stimorono e' parenti che lui fussi venuto con la scala per salire alla finestra e che, trovandolo, mastro Antonio et il figliuolo l'avessino morto: perché l'Apollonia, accortasi del miserando caso di Clemente, subito aveva la finestra stangata e confitta.
      Clemente era molto amato, di qualità che si congregorono assai uomini del castello di Tremino per venire assaltare mastro Antonio. E lui, sendo avvisato, si partì con tutta la sua brigata e si ritirò nel castello di Tirolo.
      Et io, oltre all'uccellare, passavo oggi qui per vedere se potevo fare qualche composizione.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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