Era alloggiato in questa casa uno svizzero con tutta la sua famiglia, che aveva sei figliuoli tra maschi e femmine, e la donna. E tutti li avea condotti qui per fare allegrezza e traevonsi piacere di questa donna sbeffandola. E lei faceva il pazzo al possibile né li avevono li occhi alle mani, ma la lasciavono andare e stare dove ella voleva. Cominciava a venire il verno e però tutta la brigata del svizzero si riduceva nella stufa che dal fuoco aveva patito manco, in modo che essa, una notte, sotto questa stufa condusse gran quantità di legne e dua bariglioni di polvere, la quale loro tenevono in su questa piazza in su un carro, rispetto al fuoco. E così, ordinato tutto, in su la mezzanotte, quando ciascuno dormiva, messe fuoco nelle legne e nella polvere. La stufa era di legname, le legne secche, la polvere faceva romore di qualità che vidde ardere la casa, il svizzero e tutta la sua famiglia. E così vendicata, si fuggì in un bosco qui vicino e vi stette tanto che li altri svizzeri si partirono. Et al presente è ridotta qui, et ha qualche bestia e praterie, ma non ha che un piccolo nipotino, che in quel tempo non era in questo borgo.
Io, come ebbi mangiato, mi partì' subito perché il luogo arso monstrava maninconia. [31r] Et il paese dove avevo a cavalcare era assai fresco, perché cominciavo a salire il monte, il quale, se bene è grande, non è dificile, perché in Alamagna le strade sono molto bene assettate, e per tutto vanno li carri. La sera alloggiai a Nait, a piè del monte et, ancora che fussi di luglio, mi ridussi volentieri nella stufa calda.
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Alamagna Nait
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