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      Et [39v] intra li altri che ricercò furono e' Sanesi a' quali mandò uno uomo in poste e richiese in presto ducati dodicimila. Consultorono e' Sanesi quello dovessino rispondere al suo mandato. E messer Niccolò Borghesi, che era allora riputato de' savi uomini di Siena, diceva a ser Antonio da Chianciano, che era capitano di popolo e per tal degnità gli toccava a rispondere, che lui rispondessi che la comunità voleva prestare al Duca li danari ricercava, ma che era affannata e sopraffatta dalle spese e, destramente, monstrassi che non poteva. Ser Antonio, poiché ebbe udito un pezzo le parole di messer Niccolò, disse: "Io non so parlare la lingua toscana se non in un modo. Volete voi che io li dica che la comunità gnene presterà, o no? Ché questo 'destramente' io non lo intendo e quello non intendo non crederrei far capace a altri".
      Così voglio dire io che sono certo sarò biasimato, perché in questi miei scritti non sia altro che giunsi, venni, arrivai, partì', cavalcai, cenai, desinai, udì', risposi e simil cose le quali, replicate spesso, a il lettore fanno fastidio. Ma io non ho imparato il parlare toscano se non in questo modo et, avendo a dire queste cose e replicarle spesso, non posso usare altri vocaboli né altri termini: et ho preso tal materia perché mi è piaciuto. Chi non vorrà leggere li miei scritti gli lasci; chi [40r] se ne infastidisce, letti che li ha un poco, gli posi.
     
      Iberling è castello distante da Constanzia un miglio tedesco, pure in sul medesimo lago. Il paese intorno è abbondante d'ogni cosa da vivere e massime di vino.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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