E la mattina si trovò mezzo fracassato, pure insieme con esso noi il cammino seguì. E ci posammo a fare un pochetto di colazione alla Chiusa, che è una osteria sola con uno castello di sopra [50v] con uno muro dal castello al fiume dove le mercantie, che entrano et escano del contado di Tirolo, pagano il dazio.
E quasi sempre interviene che, ne' luoghi dove è una osteria sola, e' forestieri sono male trattati, perché all'oste pare che chi passa dalla forza sia constretto alloggiare con lui. Et a noi accadde la mattina mangiar poco e spendere assai, sicché espediti presto, facemmo il dì gran cammino. E passammo la montagna e ci conducemmo a Nazaret ch'era tardi, e trovammo tutte l'osterie piene in modo che ci bisognò pregare un villano del borgo che in casa di grazia ci ritenessi. Et entrati in casa sua, trovammo lui e la donna che altro che piagnere tutta la sera non feciono, onde dissi al mio tedesco domandassi la causa di tanto suo dolore.
Et il villano alla dimanda rispose così :
In questo borgo non è il più ricco contadino di me e di possesioni e di bestiame, et ho avuto una sola figlia chiamata Orsola, la quale allevai ben costumata e col timore di Iddio. Era già d'anni sedici e mai fu vista la più bella e gentil cosa. Accadde che un giovane qui del borgo, di buon parentado, nominato Gianni, di lei s'innamorò e sì disperatamente, che giorno e notte mai si partiva da questa casa: e l'Orsola monstrava punto di lui non si curare. Fecemela domandare per donna et io, satisfacendomi e del giovane e del parentado, [51r] volentieri gnene davo.
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