E vedendo che la vedova non teneva conto di questo peccato, incominciò a metterli sospetto de' servitori, de' parenti e monstrandoli in quanto pericolo fussi la vita sua e che sarebbe facil cosa che dal qualcuno di questi, per torli e' danari, fussi morta con ferro o con veneno. Alla vedova entrò questa suspizione, e più la mosse il timore della vita che quello dell'anima, e domandò il frate che consiglio gli dessi a ciò potessi fuggire tal pericolo. A che lui rispose che era bene dipositarli in qualche cauto luogo dove fussino sicuri e non stessino perduti, a ciò che li uomini ne potessino trarre profitto. E venendo la vedova a' particulari a chi li aveva a depositare e nominandoli uno et uno altro mercante, questo diceva esser povero, quell'altro usurario, l'altro di mala fede, l'altro inviluppato, et in effetto non trovava nessuno li satisfacessi, se non qualche parente della vedova a chi sapeva che essa non era per crederli. E, sendo stati insieme gran pezzo a dibattere e disputare sopra questa materia, il frate li disse:
Io ho uno amico mio el quale, se si [86r] contentassi pigliare questi danari, sarebbe molto a proposito perché è ricco, essercitasi in cose lecite et è secreto; ma io non credo che si volessi scoprir teco di volere pigliare questi danari, né che li volessi ricevere da te, né parlarne teco perché non vorrebbe si credessi che lui li pigliassi per bisogno. Et inoltre, quando fussi veduto parlarti, dubiterebbe non dispiacere a' tuoi parenti
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E gli disse il nome del mercante.
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