Et essendo declinato il dominio romano per avere Costantino condotto la sede dello Imperio a Bisanzio, in Italia sono surti molti principi, secondo che ha dato la occasione. E per coprire meglio il nome del principato, si hanno fatto investire da uno imperatore che è stato in Alamagna e che non ha avuto altro di imperatore romano che uno nome vano.
E però non si debbe chiamare tiranno alcuno privato cittadino quando abbi preso il governo della sua città e sia buono, come non si debbe chiamare uno vero signore di una città, ancora che abbi la investitura dallo imperatore, se detto signore è maligno e tristo. Ma io sono uscito alquanto fuora del proposito.
Ridussesi, come ho detto di sopra, il governo di Firenze nel cardinale de' Medici, ancora che vi fussero i magistrati e leggi ordinate. Il Viceré, avendo quasi avuto la maggiore parte de' danari gli dovevono i Fiorentini per lo accordo, ritirò le sue genti verso Lombardia. E fu gran cosa che in una città, alterata tanto di governo et essausta per le continue spese, si trovassino tanti danari che, dove i Fiorentini erano debitori di ducati centoquarantamila in tempi, li ridussono a cento sedicimila e li pagorono di contanti.
E giunto il Viceré in Lombardia, attese a pigliare certi castelli che rimanevono nella ducea di Milano in potestà de' Franzesi, e Massimiliano Sforza venne d'Alamagna e di volontà de' collegati fu fatto duca di Milano.
1513
In Firenze questo nuovo modo di governo era a molti insoportabile. E congiurorono Agostino Capponi e Pietropaulo Boscoli di amazzare Giuliano de' Medici.
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