Pagina (196/412)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Et intendendolo Sedunense, col favore de' suoi partigiani e di qualche cavallo del Papa che condusse seco, ritornò in campo de' Svizzeri e li riunì e condusse in Milano. Questa pratica de' Svizzeri col Re tenne molto sospesi il Luogotenente et il Viceré perché dubitavono non si condurre [19v] a Milano, e che i Svizzeri uscissino loro a dosso con uno accordo, e che, dall'altro canto, lo Alviano con l'essercito veneto passasse il Po in Mantuano et assaltasse Parma e Piacenzia, terre in quel tempo deboli et inclinate a' Veniziani, che li sarebbe facile a pigliarle, e loro si ritrovassino in Milano rinchiusi a discrezione del popolo e non avere essercito da potere combattere con la terza parte dello essercito franzese.
      Francesco, intanto, prese Noara e Pavia d'accordo con chi ne avea la guardia e mandò Ioan Iacopo Triulzi verso Milano, pensando che il popolo voltasse. Ma non riuscì perché li Svizzeri erono sì forti in Milano, che tenevono il popolo in timore, onde il Re fu constretto a voltarsi a pigliare tutte le terre e luoghi che erono intorno a Milano.
      Il che quando il Viceré intese, sollecitava Lorenzo a passare il Po insieme con lui per ire a occupare Lodi, avanti che li Franzesi lo pigliassino. E questo dicea non perché la sua intenzione fusse così, ma perché Lorenzo negasse il farlo per potere sempre scusare sé e caricare il Locotenente, quando Milano si perdesse. Perché conosceva molto bene che il rinchiudersi in Lodi era andare a perdita manifesta, perché non v'erano vettovaglie, per essere stata di pochi dì messa a sacco dal signor Renzo, quando egli partì da' Veneziani per ridursi a' soldi del Papa (e volle monstrare, sendovi ancora l'utile suo, servire ai padroni insino all'ultimo con fede), né era possibile condurvene perché li Franzesi, per essere superiori di numero e di valore, di cavalli e fanti, erano signori della campagna, né poteano sperare di essere aiutati dalli Svizzeri, i quali erano a Milano e, sempre che lo essercito del Papa e del Re fusse uscito fuora per cercare vettovaglie e si fusse incontrato con li avversari, sarebbe stato prima rotto, che li Svizzeri lo avessino inteso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





Sedunense Papa Svizzeri Milano Svizzeri Luogotenente Viceré Milano Svizzeri Alviano Mantuano Parma Piacenzia Veniziani Milano Noara Pavia Ioan Iacopo Triulzi Milano Svizzeri Milano Milano Viceré Lorenzo Lodi Franzesi Lorenzo Locotenente Milano Lodi Renzo Veneziani Papa Franzesi Svizzeri Milano Papa Svizzeri