Dormiva pochissimo, sobrio nel bere e mangiare, temperato circa il coito. E sì bene parlava come si dovesse alloggiare l'essercito, donde battere una terra, come difenderla e delle altre fazioni che si fanno ne' campi, come se fusse stato nutrito da teneri anni in quello essercizio e come se fussi stato capitano molti anni. Et era tanto temuto dalli soldati suoi, che, giugnendo a Piacenzia e trovandoli tutti quanti licenziosi, rubatori, sanza legge, sanza freno, in breve tempo li ridusse di qualità che a' Piacentini doleva quando si ebbeno a diloggiare. E questo fece più presto con le parole e diligenzia, che con rigide crudeltà.
Da' Fiorentini non era amato perché è impossibile che li omini, usi a essere liberi, amino chi li comanda; né egli la comandava volentieri, ma la volontà d'altri lo spigneva a quello da che la sua lo arebbe ritratto. Facevali ancora molto odio et invidia madonna Alfonsina, sua madre, la quale, sendo donna avara, da' Fiorentini, che avertono ogni piccola cosa, era tenuta rapace. Et egli, se bene desiderava correggerla, non potea, perché, come a madre onesta e nobile, gli portava troppa reverenzia.
Morì Magdalena, sua moglie, sei dì avanti a lui, avendo partorito una figlia che si chiamò Caterina. Ma di Lorenzo sia detto insino a qui.
Carlo, poi che vidde Italia posata, sendo d'accordo con Francesco, volle andare a pigliare la possessione de' regni di Spagna delli quali era rimasto erede. Né ebbe [30r] però tanta confidenzia nel re di Francia, che si volesse mettere per terra per(4) il suo regno, ma passò per mare, e senza dificultà alcuna prese la possessione pacifica di tutto quello se li aspettava.
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