IV.
VITA DI PIERO VETTORI
[2r] VITA DI PIERO VETTORI L'ANTICO
SCRITTA DI FRANCESCO SUO FIGLIUOLO
Volendo io scrivere la vita di Piero Vittori mio padre, confesso quella non scrivere perché stimi da altri avere a essere letta et aprovata perché in me non è né stile né eloquenzia che abbino a tirare alcuno quella a leggere; né delle cose del padre al figliuolo, ancora che in la verità ne parli, è costume prestargnene fede, benché che io per testimonio non solo la conscienzia mia chiami, ma ancora molti e' quali al presente vivono e che la più parte delle cose ho a scrivere sanno. Questa, adunque, scrivo a mia consolazione, a utilità di quegli nasceranno di me o di mia frategli, acciò che, leggendola, gli egregi fatti d'esso e loro et io c'ingegnamo imitare.
Visse Piero, insi a anni trentaquattro, occupato la prima adolescenzia nelle lettere, nelle quali, ancora che fermare non si potessi, fece non mediocre profitto; dipoi, sendo constretto a tôrre donna e mancandogli el padre, el quale morì lasciato lui d'anni 22, alle faccende della casa et alla mercatantia fu necessario si dessi perché gli rimasi un fratello ancora fanciullo e 3 sorelle a maritare; et una, poco poi restata vedova, bisognò a nuovo marito congiugnessi. Maritò, adunque, le sorelle secondo che lo stato suo e di suo fratello richiedeva, e nelle mercantie in modo s'essercitò che onore et utile insieme acquistò. Pervenuto dipoi a anni 34, fu eletto capitano di Volterra, alla quale, sendo di nuovo stata presa, bisognava preporre uomini e di buono iudicio e consiglio.
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Piero Vittori Piero Volterra
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