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      Né può Sua Santità scoprirsi apertamente in condurre Svizzeri, che sarebbono necessari in questa guerra, perché ha dificultà nel mandarvi e poi nel goziare; e sarebino prima scoperti [7v] e' disegni suoi che li abbi, nonché coloriti, ma cominciati. Ma e' Veniziani, che sono loro vicini e vi possono mandare sanza che nessuno ne abbi notizia, gli potrebbono bene tentare facilmente e con pochi danari, come fece papa Iulio nel 'l2, farne scendere gran somma; la quale, avendo gl'Imperiali ancora il re di Francia prigione in Italia, darebbe loro che pensare assai e, forse, dove al presente vogliono dare le condizioni a altri, s'accorderebbono a quello potessino. Ma Nostro Signore per le ragioni dette di sopra, bisogna proceda con altri respetti.
     
     
     
     
      VIIIPARERI
     
            INTORNO AL GOVERNO DI FIRENZE DOPO L'ASSEDIO,
      A FRA NICCOLÒ DELLA MAGNA,
      ARCIVESCOVO DI CAPUA CHE POI FU CARDINALE.>
     
      I
     
      Reverendissimo Signor mio,
     
      a volere determinarsi che qualità di governo sia conveniente pigliare, ci bisogna essaminare quanti nimici abbiamo nella Città e di che qualità. Et essaminando questo, troverreno delli giovani atti all'armi che hanno, come usiamo dir noi, el benefizio averne inimici, delli cento, novanta. Né procede questa inimicizia da iniurie che abbino ricevute pel passato dal nostro governo, ma procede perché tutti li uomini sono tirati dalla voluptà, e li giovani libertini, con la licenzia dello stare armati, giudicavono esser signori delli altri uomini, avere ben da mangiare, meglio da bere, aver femmine et altri senza timore di legge, vestire come volevono, far debito e non pagare, commandare in casa al padre et agli altri fratelli non atti all'armi; in modo che non è cosa non facessino, non è pericolo al quale non si mettessino per ritornare ne' medesimi termini.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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