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      Sarammi detto che questo è a proposito, perché gl'inimici non ci possino nuocere, ma che bisognerebbe trovare il modo a mantenere gli amici o accrescerli. A che io dico che questo si può fare con dar loro onori et utili; e, levando li Signori, si leva tanta spesa che si può dar utile alli magistrati che hanno onore: come sono Dodici Buoni Uomini, ch'è ora tutt'uno con li Conservatori delle mura, Otto di Pratica, Otto di Guardia, Conservatori di legge, quali sino a qui non hanno avuto salario, et al presente si potrà dar loro: e gli uomini sono tirati assai dall'utile.
      Non approverrei già quello ch'io ho inteso dire a qualcuno, che si dichiarassino cinquanta famiglie nobili le quali avessino tutta la dignità et utilità, e gli altri tutti fussino plebei né potessino avere cosa alcuna. Perché, se voi pigliate le famiglie intere, pigliate molti che vi sono stati nimici; se ne pigliate parte, pigliate pochi uomini; se volessi pigliare molti uomini, non gli potete pascere; se pochi, rimangono debili.
      Però io iudico che sia bene dare speranza a ciascheduno di poter essere de' nostri. Né li Fiorentini hanno tanta generosità d'animo che ritenghino ostinatamente l'ostinazione delli avoli e padri loro; e ne' nostri tempi abbiamo veduti molti, e' padri de' quali sono stati amicissimi de' Medici, avere variato, e così di quelli che sono stati avversari, essere stati et essere al presente amicissimi.
      Se si levono li Signori, ci sarà nella città da pascere molti uomini; o, se questo squittino per li altri ufizi fuora e dentro paressi troppo largo, il modo è facile a correggerlo, senza che lo sappi altri ch'el Duca e l'Arcivescovo e ser Bastiano delle Tratte, el quale è uomo astuto: così ne avessimo noi nelli altri luoghi!


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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