Pagina (380/412)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E questi s'adunino in Palazzo, o altrove dove parrà a detto Duca, e non possino né debbino fare deliberazione alcuna, se non alla presenzia di detto Duca; e perché a lui potrebbe occorrere non essere nella città o, se fussi in quella, essere occupato, possa substituire in luogo suo uno, come a lui liberamente parrà e piacerà, el quale intervenga con detti quattro consiglieri, quando non può intervenire lui. E perché, insieme con detto Duca o suo substituto, [21r] saranno cinque, debbinsi e' loro partiti ottenere per tre fave nere almeno; et in questo magistrato sia quella auttorità supprema che s'usa dire avere al presente la Signoria.
      Questo capitolo l'abbiamo fatto secondo la nota ne mandate il ragionamento abbiamo avuto col reverendo di Capua, salvo che, dove voi chiamate Alessandro de' Medici principe, noi li diamo il titulo di duca che a noi pare più conveniente per lo essemplo diciamo di sopra. Né approviamo la toga et il servitore drieto a' Consiglieri, perché pensiamo che l'auttorità che hanno sia in fatto e non in apparenzia, la quale intendiamo dependa tutta dal Duca; e quanto manco riputazione resta in loro nome, più sia a nostro proposito e più se ne cresca al Duca. Né diciamo che de' quattro possa essere uno fuori del numero de' Quarantotto, perché pensiamo che in tre anni possino essere tutti e' Quarantotto; e che se nessuno restassi indrieto per mettervi uno altro della Balìa gli paressi esser notato et, in oltre, per levare al Duca fastidio d'esserli dimandata tal dignità e, conseguendola pochi, ne resta mala satisfazione in quelli che non la conseguiscono.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





Palazzo Duca Duca Duca Signoria Capua Alessandro Medici Consiglieri Duca Duca Quarantotto Quarantotto Balìa Duca