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      Ma il dispiacimento delle etimologie gramatiche, che era incominciato a farsi sentire nel Vico, era un indizio di ciò onde poi, nelle opere ultime, ritruovò le origini delle lingue tratte da un principio di natura comune a tutte, sopra il quale stabilisce i princìpi di un etimologico universale da dar l'origini a tutte le lingue morte e viventi. E 'l poco compiacimento del libro del Verulamio, ove si dà a rintracciare la sapienza degli antichi dalle favole de' poeti, fu un altro segno di quello onde il Vico, pur nell'ultime sue opere, ritruovò altri princìpi della poesia di quelli che i greci e i latini e gli altri dopoi hanno finor creduto, sopra cui ne stabilisce altri di mitologia, co' quali le favole unicamente portarono significati storici delle prime antichissime repubbliche greche, e ne spiega tutta la storia favolosa delle repubbliche eroiche.
      Poco dopoi, fu onorevolmente richiesto dal signor don Adriano Caraffa duca di Traetto, nella cui erudizione era stato molti anni impiegato, che egli scrivesse la vita del maresciallo Antonio Caraffa suo zio; e 'l Vico, che aveva formato l'animo verace, ricevé il comando perché ébbene pronta dal duca una sformata copia di buone e sincere notizie, che 'l duca ne conservava. E dal tempo degli esercizi diurni rimanevagli la sola notte per lavorarla, e vi spese due anni, uno a disporne da quelle molto sparse e confuse notizie i comentari, un altro a tesserne l'istoria, in tutto il qual tempo fu travagliato da crudelissimi spasimi ippocondriaci nel braccio sinistro.


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Vita di Giovambattista Vico scritta da se medesimo
di Giambattista Vico
pagine 92

   





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