Il quale, essendogli stata presentata, volle, come gli venne scritto, che 'l signor cardinale Neri Corsini suo nipote, quando ringraziava l'autore dell'esemplare che questi, senza accompagnarlo con lettera, gli aveva mandato, gli rispondesse in suo nome con la seguente:
«Molto illustre signore
«L'opera di Vostra Signoria de' Princìpi di una Nuova Scienza aveva già esatto tutta la lode nella prima sua edizione da Nostro Signore, essendo allora cardinale; ed ora tornata alle stampe, accresciuta di maggiori lumi ed erudizione dal di lei chiaro ingegno, ha incontrato nel clementissimo animo di Sua Santità tutto il gradimento. Ho voluto dar a lei la consolazione di questa notizia nell'atto istesso che mi muovo a ringraziarla del libro fattomene presentare, del quale ho tutta la considerazione che merita, ed esibendole in ogni congiontura di suo servizio tutta la mia parzialità, prego Dio che la prosperi.
«Roma, 6 gennaio 1731.
Di Vostra Signoria affez. sempre
N. CARD. CORSINI»
Colmato il Vico di tanto onore, non ebbe cosa al mondo più da sperare; onde per l'avvanzata età, logora da tante fatighe, afflitta da tante domestiche cure e tormentata da spasimosi dolori nelle cosce e nelle gambe e da uno stravagante male che gli ha divorato quasi tutto ciò ch'è al di dentro tra l'osso inferiore della testa e 'l palato, rinnonziò affatto agli studi. Ed al padre Domenico Lodovici, incomparabile latin poeta elegiaco e di candidissimi costumi, donò il manoscritto delle annotazioni scritte alla Scienza nuova prima con la seguente iscrizione:
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