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      Queste sono appunto le tre lingue che pur gli egizi dissero essersi parlate innanzi nel loro mondo, corrispondenti a livello, così nel numero come nell'ordine, alle tre età che nel loro mondo erano corse loro dinanzi: la geroglifica, ovvero sagra o segreta, per atti muti, convenevole alle religioni, alle quali più importa osservarle che favellarne; - la simbolica, o per somiglianze, qual testé abbiam veduto essere stata l'eroica; - e finalmente la pistolare, o sia volgare, che serviva loro per gli usi volgari della lor vita. Le quali tre lingue si truovano tra' caldei, sciti, egizi, germani e tutte le altre nazioni gentili antiche; quantunque la scrittura geroglifica più si conservò tra gli egizi, perché più lungo tempo che le altre furono chiusi a tutte le nazioni straniere (per la stessa cagione onde si è truovata durare tuttavia tra' chinesi), e quindi si forma una dimostrazione d'esser vana la lor immaginata lontanissima antichità.
      Però qui si danno gli schiariti princìpi come delle lingue così delle lettere, d'intorno alle quali ha finora la filologia disperato, e se ne darà un saggio delle stravaganti e mostruose oppenioni che se ne sono finor avute. L'infelice cagione di tal effetto si osserverà ch'i filologi han creduto nelle nazioni esser nate prima le lingue, dappoi le lettere; quando (com'abbiamo qui leggiermente accennato e pienamente si pruoverà in questi libri) nacquero esse gemelle e caminarono del pari, in tutte e tre le loro spezie, le lettere con le lingue. E tai princìpi si rincontrano appuntino nelle cagioni della lingua latina, ritruovate nella Scienza nuova stampata la prima volta - ch'è l'altro luogo degli tre onde di quel libro non ci pentiamo; - per le quali ragionate cagioni si sono fatte tante discoverte dell'istoria, governo e diritto romano antico, come in questi libri potrai, o leggitore, a mille pruove osservare.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





Scienza