Dipoi ne pretesero le dipendenze di ragion pubblica, e prima ne riportarono comunicati gl'imperi coi consolati, e finalmente i sacerdozi e i ponteficati e, con questi, la scienza ancor delle leggi.
In cotal guisa i tribuni della plebe, sulla pianta sopra la qual erano stati criati di proteggerle la libertà naturale, tratto tratto si condussero a farle conseguire tutta la libertà civile. E 'l censo ordinato da Servio Tullio - con disponersi dappoi che non più si pagasse privatamente a' nobili, ma all'erario, perché l'erario somministrasse le spese nelle guerre a' plebei, - da pianta di libertà signorile, andò da se stesso, naturalmente, a formar il censo pianta della libertà popolare; di che dentro truoverassi la guisa.
Con uguali passi i medesimi tribuni s'avanzarono nella potestà di comandare le leggi. Perché le due leggi Orazia ed Ortensia non poterono accordar alla plebe ch'i di lei plebisciti obbligassero tutto il popolo senonsé nelle due particolari emergenze, per la prima delle quali la plebe si era ritirata nell'Aventino gli anni di Roma CCCIV, nel qual tempo, come qui si è detto per ipotesi e dentro mostrerassi di fatto, i plebei non erano ancor cittadini; e per la seconda ritirossi nel Gianicolo gli anni CCCLXVII, quando la plebe ancora contendeva con la nobiltà di comunicarlesi il consolato. Ma, sulla pianta delle suddette due leggi, la plebe finalmente si avanzò a comandare leggi universali: per lo che dovetter avvenire in Roma de' grandi movimenti e rivolte; onde fu bisogno di criare Publilio Filone dittatore, il quale non si criava se non negli ultimi pericoli della repubblica, siccome in questo, ch'ella era caduta in un tanto grande disordine di nudrire dentro il suo corpo due potestà somme legislatrici, senza essere di nulla distinte né di tempi né di materie né di territori, con le quali doveva prestamente andare in una certa rovina.
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Servio Tullio Orazia Ortensia Aventino Roma CCCIV Gianicolo Roma Publilio Filone
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