Questa degnitą ne assicura che le pruove filologiche del diritto naturale delle genti (del quale, senza contrasto, sappientissima sopra tutte l'altre del mondo fu la romana) tratte da' parlari latini sieno gravissime. Per la stessa ragione potranno far il medesimo i dotti della lingua tedesca, che ritiene questa stessa propietą della lingua romana antica.
XIX
Se la legge delle XII Tavole furono costumi delle genti del Lazio, incominciativisi a celebrare fin dall'etą di Saturno, altrove sempre andanti e da' romani fissi nel bronzo e religiosamente custoditi dalla romana giurisprudenza, ella č un gran testimone dell'antico diritto naturale delle genti del Lazio.
Ciņ si č da noi dimostro esser vero di fatto, da ben molti anni fa, ne' Princģpi del Diritto universale; lo che pił illuminato si vedrą in questi libri.
XX
Se i poemi d'Omero sono storie civili degli antichi costumi greci, saranno due grandi tesori del diritto naturale delle genti di Grecia.
Questa degnitą ora qui si suppone: dentro sarą dimostrata di fatto.
XXI
I greci filosofi affrettarono il natural corso che far doveva la loro nazione, col provenirvi essendo ancor cruda la lor barbarie, onde passarono immediatamente ad una somma dilicatezza, e nello stesso tempo serbaronv'intiere le loro storie favolose cosģ divine com'eroiche; ove i romani, i quali ne' lor costumi caminarono con giusto passo, affatto perderono di veduta la loro storia degli dči (onde l'«etą degli dči», che gli egizi dicevano, Varrone chiama «tempo oscuro» d'essi romani), e conservarono con favella volgare la storia eroica che si stende da Romolo fino alle leggi Publilia e Petelia, che si truoverą una perpetua mitologia storica dell'etą degli eroi di Grecia.
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