Come, per cagion d'esemplo, «lex», che dapprima dovett'essere «raccolta di ghiande», da cui crediamo detta «ilex», quasi «illex», l'elce (come certamente «aquilex» è 'l raccoglitore dell'acque), perché l'elce produce la ghianda, alla quale s'uniscono i porci. Dappoi «lex» fu «raccolta di legumi», dalla quale questi furon detti «legumina». Appresso, nel tempo che le lettere volgari non si eran ancor truovate con le quali fussero scritte le leggi, per necessità di natura civile «lex» dovett'essere «raccolta di cittadini», o sia il pubblico parlamento; onde la presenza del popolo era la legge che solennizzava i testamenti che si facevano «calatis comitiis». Finalmente il raccoglier lettere e farne com'un fascio in ciascuna parola fu detto «legere».
LXVI
Gli uomini prima sentono il necessario, dipoi badano all'utile, appresso avvertiscono il comodo, più innanzi si dilettano del piacere, quindi si dissolvono nel lusso, e finalmente impazzano in istrappazzar le sostanze.
LXVII
La natura de' popoli prima è cruda, dipoi severa, quindi benigna, appresso dilicata, finalmente dissoluta.
LXVIII
Nel gener umano prima surgono immani e goffi, qual'i Polifemi; poi magnanimi ed orgogliosi, quali gli Achilli; quindi valorosi e giusti, quali gli Aristidi, gli Scipioni affricani; più a noi gli appariscenti con grand'immagini di virtù che s'accompagnano con grandi vizi, ch'appo il volgo fanno strepito di vera gloria, quali gli Alessandri e i Cesari; più oltre i tristi riflessivi, qual'i Tiberi; finalmente i furiosi dissoluti e sfacciati, qual'i Caligoli, i Neroni, i Domiziani.
| |
Polifemi Achilli Aristidi Scipioni Alessandri Cesari Tiberi Caligoli Neroni Domiziani
|