LXXIII
È volgar tradizione che i primi i quali governarono il mondo furono re.
LXXIV
È altra volgar tradizione ch'i primi re si criavano per natura i più degni.
LXXV
È volgar tradizione ancora ch'i primi re furono sappienti, onde Platone con vano voto disiderava questi antichissimi tempi ne' quali o i filosofi regnavano o filosofavano i re.
Tutte queste degnità dimostrano che nelle persone de' primi padri andarono uniti sapienza, sacerdozio e regno, e 'l regno e 'l sacerdozio erano dipendenze della sapienza, non già riposta di filosofi, ma volgare di legislatori. E perciò, dappoi, in tutte le nazioni i sacerdoti andarono coronati.
LXXVI
È volgar tradizione che la prima forma di governo al mondo fusse ella stata monarchica.
LXXVII
Ma la degnità sessantesimasettima con l'altre seguenti, e 'n particolare col corollario della sessantesimanona, ne danno che i padri nello stato delle famiglie dovettero esercitare un imperio monarchico, solamente soggetto a Dio, così nelle persone come negli acquisti de' lor figliuoli e molto più de' famoli che si erano rifuggiti alle loro terre, e sì che essi furono i primi monarchi del mondo de' quali la storia sagra hassi da intendere ove gli appella «patriarchi», cioè «padri principi». Il qual diritto monarchico fu loro serbato dalla legge delle XII Tavole per tutti i tempi della romana repubblica: «Patrifamilias ius vitæ et necis in liberos esto»; di che è conseguenza: «Quicquid filius acquirit, patri acquirit».
LXXVIII
Le famiglie non posson essere state dette, con propietà d'origine, altronde che da questi famoli de' padri nello stato allor di natura.
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Platone Dio XII Tavole
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