L'antecedente postulato e le due degnità che gli vanno appresso ne scuoprono che prima si fondarono le nazioni mediterranee, dappoi le marittime. E ne danno un grand'argomento che dimostra l'antichità del popolo ebreo, che da Noè si fondò nella Mesopotamia, ch'è la terra più mediterranea del primo mondo abitabile, e sì fu l'antichissima di tutte le nazioni. Lo che vien confermato perché ivi fondossi la prima monarchia, che fu quella degli assiri, sopra la gente caldea, dalla qual eran usciti i primi sappienti del mondo, de' quali fu principe Zoroaste.
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Gli uomini non s'inducono ad abbandonar affatto le propie terre, che sono naturalmente care a' natii, che per ultime necessità della vita; o di lasciarle a tempo che o per l'ingordigia d'arricchire co' traffichi, o per gelosia di conservare gli acquisti.
Questa degnità è 'l principio delle trasmigrazioni de' popoli, fatte con le colonie eroiche marittime, con le innondazioni de' barbari (delle quali sole scrisse Wolfango Lazio), con le colonie romane ultime conosciute e con le colonie degli europei nell'Indie.
E questa stessa degnità ci dimostra che le razze perdute degli tre figliuoli di Noè dovettero andar in un error bestiale, perché, col fuggire le fiere (delle quali la gran selva della terra doveva pur troppo abbondare) e coll'inseguire le schive e ritrose donne (ch'in tale stato selvaggio dovevan essere sommamente ritrose e schive), e poi per cercare pascolo ed acqua, si ritruovassero dispersi per tutta la terra nel tempo che fulminò la prima volta il cielo dopo il diluvio: onde ogni nazione gentile cominciò da un suo Giove.
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Mesopotamia Zoroaste Wolfango Lazio Indie Giove
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