». E questo può esser un saggio del Vocabolario mentale proposto nelle Degnità, del quale sopra si è ragionato.
II
La certezza de' domìni fece gran parte della necessità di ritrovar i «caratteri» e i «nomi» nella significazione natia di «case diramate in molte famiglie», che con la loro somma propietà si appellarono «genti». Così Mercurio Trimegisto, carattere poetico de' primi fondatori degli egizi, quale l'abbiam dimostrato, ritruovò loro e le leggi e le lettere. Dal qual Mercurio, che fu altresì creduto dio delle mercatanzie, gl'italiani (la qual uniformità di pensare e spiegarsi, fin a' nostri dì conservata, dee recar maraviglia) dicono «mercare» il contrasegnare con lettere o con imprese i bestiami o altre robe da mercantare, per distinguere ed accertarne i padroni.
III
Queste sono le prime origini dell'imprese gentilizie e quindi delle medaglie. Dalle qual'imprese, ritruovate prima per private e poi per pubbliche necessità, vennero per diletto l'imprese erudite, le quali, indovinando, dissero «eroiche», le quali bisogna animare co' motti, perché hanno significazioni analoghe, ove l'imprese eroiche naturali lo erano per lo stesso difetto de' motti e, sì, mutole parlavano; ond'erano in lor ragione l'imprese ottime, perché contenevano significazioni propie, quanto tre spighe o tre atti di falciare significavano naturalmente «tre anni». Dallo che venne «caratteri» e «nomi» convertirsi a vicenda tra loro, e «nomi» e «nature» significare lo stesso, come l'uno e l'altro sopra si è detto.
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