E i chinesi caricano di un dragone la lor arme reale e portano un dragone per insegna dell'imperio civile, che dev'essere stato Dragone ch'agli ateniesi scrisse le leggi col sangue; e noi sopra dicemmo tal Dragone esser una delle serpi della Gorgone, che Perseo inchiovò al suo scudo, che fu quello poi di Minerva, dea degli ateniesi, col cui aspetto insassiva il popolo riguardante, che truoverassi essere stato geroglifico dell'imperio civile d'Atene. E la Scrittura sagra, in Ezechiello, dà al re di Egitto il titolo di «gran dragone» che giace in mezzo a' suoi fiumi, appunto come sopra si è detto i dragoni nascer in acqua e l'idra aver dall'acqua preso tal nome. L'imperador del Giappone ne ha fatto un ordine di cavalieri, che portano per divisa un dragone. E de' tempi barbari ritornati narrano le storie che per la sua gran nobiltà fu chiamata al ducato di Melano la casa Visconti, la quale carica lo scudo d'uno dragone che divora un fanciullo, ch'è appunto il Pitone, il quale divorava gli uomini greci e fu ucciso da Apollo, ch'abbiamo ritruovato dio della nobiltà: nella qual impresa dee far maraviglia l'uniformità del pensar eroico degli uomini di questa barbarie seconda con quella degli antichissimi della prima. Questi adunque devon essere i due dragoni alati, che sospendono la collana delle pietre focaie, ch'accesero il fuoco che essi vomitano, e sono due tenenti del Toson d'oro, che 'l Chiflezio, il quale scrisse l'istoria di quell'insigne ordine, non poté intendere, onde il Pietrasanta confessa esserne oscura l'istoria.
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