Di queste poma d'oro certamente Virgilio, dottissimo dell'eroiche antichità, portando innanzi il trasporto, fece il ramo d'oro che porta Enea all'inferno; la qual favola, qui appresso, ove sarà suo più pieno luogo, si spiegherà. Del rimanente, l'oro metallo non si tenne a' tempi eroici in maggior pregio del ferro: come Tearco, re di Etiopia, agli ambasciadori di Cambise, i quali gli avevano presentato da parte del loro re molti vasi d'oro, rispose non riconoscerne esso alcun uso e molto meno necessità, e ne fece un rifiuto naturalmente magnanimo; appunto come degli antichi germani (ch'in tali tempi si truovarono essere anche questi antichissimi eroi i quali ora stiam ragionando) Tacito narra: «Est videre apud illos argentea vasa legatis et principibus eorum muneri data, non alia vilitate quam quæ humo finguntur». Perciò appo Omero nell'armarie degli eroi si conservano con indifferenza armi d'oro e di ferro, perché il primo mondo dovette abbondare di sì fatte miniere (siccome fu ritruovata nel suo scuoprimento l'America), e che poi dall'umana avarizia fussero esauste.
Da tutto lo che esce questo gran corollario: che la divisione delle quattro età del mondo, cioè d'oro, d'argento, di rame e di ferro, è ritruovato de' poeti de' tempi bassi; perché quest'oro poetico, che fu il frumento, diede appo i primi greci il nome all'età dell'oro, la cui innocenza fu la somma selvatichezza de' polifemi (ne' quali riconosce i primi padri di famiglia, come altre volte si è sopra detto, Platone), che si stavano tutti divisi e soli per le loro grotte con le loro mogli e figliuoli, nulla impacciandosi gli uni delle cose degli altri, come appo Omero raccontava Polifemo ad Ulisse.
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