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      In cotal guisa il diritto naturale delle genti, ch'ora tra i popoli e le nazioni vien celebrato, sul nascere delle repubbliche nacque propio delle civili sovrane potestà. Talché popolo o nazione, che non ha dentro una potestà sovrana civile fornita di tutte l'anzidette propietà, egli propiamente popolo o nazione non è, né può esercitar fuori contr'altri popoli o nazioni il diritto natural delle genti; ma, come la ragione, così l'esercizio ne avrà altro popolo o nazione superiore.
      Le quali cose qui ragionate, poste insieme con quello che si è sopra avvertito, che gli eroi delle prime città s'appellarono «dèi», danno la spiegata significazione di quel motto, con cui «iura a diis posita» sono state dette le ordinazioni del diritto natural delle genti. Ma, succeduto poi il diritto naturale delle genti umane ch'Ulpiano più volte sopra ci ha detto, sopra il quale i filosofi e i morali teologi s'alzarono ad intendere il diritto naturale della ragion eterna tutta spiegata, tal motto passò acconciamente a significare il diritto naturale delle genti ordinato dal vero Dio.
     
      6.
     
      SIEGUE LA POLITICA DEGLI EROI.
     
      Ma tutti gli storici danno il principio al secolo eroico coi corseggi di Minosse e con la spedizione navale che fece Giasone in Ponto, il prosieguimento con la guerra troiana, il fine con gli error degli eroi, che vanno a terminare nel ritorno d'Ulisse in Itaca. Laonde in tali tempi dovette nascere l'ultima delle maggiori divinità, la qual fu Nettunno, per questa autorità degli storici, la qual noi avvaloriamo con una ragion filosofica, assistita dai più luoghi d'oro d'Omero.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





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