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      VI
     
      REPILOGAMENTI DELLA STORIA POETICA.
     
     
      I
     
     
      Tutta quest'istoria divina ed eroica de' poeti teologi con troppo d'infelicità ci fu nella favola di Cadmo descritta. Egli uccide la gran serpe (sbosca la gran selva antica della terra); ne semina i denti (con bella metafora, come sopra si è detto, con curvi legni duri) - ch'innanzi di truovarsi l'uso del ferro dovettero servire per denti de' primi aratri, che «denti» ne restarono detti - egli ara i primi campi del mondo; gitta una gran pietra (ch'è la terra dura, che volevano per sé arare i clienti ovvero famoli, come si è sopra spiegato); nascono da' solchi uomini armati (per la contesa eroica della prima agraria ch'abbiamo detto, gli eroi escono da' loro fondi, per dire ch'essi sono signori de' fondi, e si uniscono armati contro le plebi, e combattono, non già tra di loro, ma co' clienti ammutinati contro essoloro; e coi solchi sono significati essi ordini, ne' quali s'uniscono e co' quali formano e fermano le prime città sulla pianta dell'armi, come tutto si è detto sopra); e Cadmo si cangia in serpe (e ne nasce l'autorità de' senati aristocratici, che gli antichissimi latini arebbono detto: «Cadmus fundus factus est», e i greci dissero Cadmo cangiato in Dragone, che scrive le leggi col sangue). Lo che tutto è quello che noi sopra promettemmo di far vedere: - che la favola di Cadmo conteneva più secoli di storia poetica, - ed è un grand'esemplo dell'infanzia, onde la fanciullezza del mondo travagliava a spiegarsi; che, degli sette ch'appresso novereremo, è un gran fonte della difficultà delle favole.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
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