Per questo cielo van correndo a cavallo gli eroi, come Bellerofonte sul Pegaso, e ne restò a' latini «volitare equo», «andar correndo a cavallo». In questo cielo Giunone imbianca la via lattea del latte, non suo, perché fu sterile, ma delle madri di famiglia, che lattavano i parti legittimi per quelle nozze eroiche delle quali era nume Giunone. Su per questo cielo gli dèi sono portati sui carri d'oro poetico (di frumento), onde fu detta l'età dell'oro. In questo cielo s'usarono l'ali, non già per volare o significare speditezza d'ingegno - onde son alati Imeneo (ch'è lo stesso ch'Amor eroico), Astrea, le muse, il Pegaso, Saturno, la Fama, Mercurio (come nelle tempie così ne' talloni, e alato il di lui caduceo, con cui da questo cielo porta la prima legge agraria a' plebei, ch'ammutinati erano nelle valli, come si è sopra detto); alato il dragone (perché la Gorgone è pur nelle tempie alata, né significa ingegno né vola); - ma l'ali si usarono per significare diritti eroici, che tutti erano fondati nella ragion degli auspìci, come pienamente sopra si è dimostrato. In questo cielo ruba Prometeo il fuoco dal sole, che dovettero gli eroi fare con le pietre focaie ed attaccarlo agli spinai secchi per sopra i monti dagli accesi soli d'està, onde la fiaccola d'Imeneo ci viene fedelmente narrata essere stata fatta di spine. Da questo cielo è Vulcano precipitato con un calcio da Giove; da questo cielo precipita, col carro del Sole, Fetonte; da questo cielo cade il pomo della Discordia: le quali favole si sono tutte sopra spiegate.
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