Quindi Ercole fucci narrato fondatore dell'olimpiadi, celebre epoca de' tempi appo i greci (da' quali abbiamo tutto ciò ch'abbiamo dell'antichità gentilesche), perch'egli diede il fuoco alle selve per ridurle a terreni da semina, onde furon raccolte le messi, con le quali dapprima si numeravano gli anni. E tali giuochi dovetter incominciar da' nemei, per festeggiare la vittoria che riportò del lione nemeo vomitante fuoco, che noi sopra abbiamo interpetrato il gran bosco della terra, al qual, appreso con l'idea d'un animale fortissimo (tanta fatiga vi bisognò per domarla!), diedero nome di «lione»: il quale poi passò al più forte degli animali, siccome sopra si è ragionato ne' Princìpi dell'armi gentilizie; ed al Lione fu dagli astronomi assegnata nel zodiaco una casa, attaccata a quella d'Astrea, coronata di spighe. Questa è la cagione onde nei circi si vedevano spessi simulacri di lioni, simulacri del sole; si vedevano le mete con in cima le uova, che dovetter esser dapprima mete di grano, e i luci, ovvero gli occhi sboscati, che sopra si ragionarono de' giganti: dove poi gli astronomi ficcarono la significazione della figura ellittica, che descrive in un anno il sole, col cammino che fa per l'eclittica; la quale significazione sarebbe stata più acconcia a Maneto di dar all'uovo che porta in bocca lo Cnefo, che quella che significasse la generazione dell'universo.
Però con la teogonia naturale sopra qui ragionata si determina da noi la scorsa de' tempi, ne' quali, all'occasioni di certe prime necessità o utilità del gener umano, che dappertutto incominciò dalle religioni (la quale scorsa è l'età degli dèi), ella deve almeno aver durato novecento anni da che tralle nazioni gentili incominciarono i Giovi, o sia dal tempo che 'ncominciò a fulminar il cielo dopo l'universale diluvio.
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