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      E i dodici dči maggiori, incominciando da Giove, dentro questa scorsa a' loro tempi fantasticati, si pongano per dodici minute epoche, da ridurvi a certezza de' tempi la storia poetica. Come, per cagion d'esemplo, Deucalione, che dalla storia favolosa si narra immediatamente dopo il diluvio e i giganti, che fonda con la sua moglie Pirra le famiglie per mezzo del matrimonio, sia egli nato nelle fantasie greche nell'epoca di Giunone, dea delle nozze solenni. Elleno, che fonda la greca lingua e, per tre suoi figliuoli, la ripartisce in tre dialetti, nacque nell'epoca d'Apollo, dio del canto, dal cui tempo dovette incominciare la favella poetica in versi. Ercole, che fa la maggior fatiga d'uccider l'idra o 'l lione nemeo (o sia di ridurre la terra a campi da semina), e ne riporta da Esperia le poma d'oro (le messi, ch'č impresa degna di storia; non gli aranci di Portogallo, fatto degno di parasito), si distinse nell'epoca di Saturno, dio de' seminati. Cosě Perseo dee essersi fatto chiaro nell'epoca di Minerva, o sia degli giŕ nati imperi civili, poich'ha caricato lo scudo del teschio di Medusa, ch'č lo scudo d'essa Minerva. E deve, per finirla, Orfeo esser nato dopo l'epoca di Mercurio, che, col cantar alle fiere greche la forza degli dči negli auspěci, de' quali avevano la scienza gli eroi, ristabilisce le nazioni greche eroiche ed al «tempo eroico» ne diede il vocabolo, perché in tal tempo avvennero siffatt'eroiche contese. Onde con Orfeo fioriscono Lino, Anfione, Museo ed altri poeti eroi; de' quali Anfione, de' sassi (come restonne a' latini «lapis» per dir «balordo»: degli scempi plebei), innalza le mura di Tebe dopo trecento anni ch'avevala Cadmo fondata; appunto come da un trecento anni dopo la fondazione di Roma egli avvenne che Appio, nipote del decemviro, come altra volta sopra abbiam detto, la plebe romana, che «agitabat connubia more ferarum» (che sono le fiere d'Orfeo), cantandole la forza degli dči negli auspěci (de' quali avevano la scienza i nobili), riduce in ufizio, e ferma lo Stato romano eroico.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





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