Nacquero, adunque, entro Grecia la parte orientale, detta Asia o India; l'occidentale, detta Europa o Esperia; il settentrione, detto Tracia o Scizia; il mezzodì, detto Libia o Mauritania; e furono così appellate le parti del mondo co' nomi delle parti del picciol mondo di Grecia per la simiglianza de' siti, ch'osservaron i greci in quelle, a riguardo del mondo, simili a queste, a riguardo di Grecia. Pruova evidente di ciò sieno i vènti cardinali, i quali, nella loro geografia, ritengono i nomi che dovettero certamente avere la prima volta dentro essa Grecia: talché le giumente di Reso debbono ne' lidi dell'Oceano (qual or or vedremo detto dapprima ogni mare d'interminato prospetto) essere state ingravidate da Zefiro, vento occidentale di Grecia; e pur ne' lidi dell'Oceano (nella prima significazione, la quale testé si è detta) devon essere da Zefiro generati i cavalli d'Achille; come le giumente d'Erictonio dic'Enea ad Achille essere state ingravidate da Borea, dal vento settentrionale della Grecia medesima. Questa verità de' vènti cardinali ci è confermata in un'immensa distesa: che le menti greche, in un'immensa distesa spiegandosi, dal loro monte Olimpo, dove a' tempi d'Omero se ne stavano i dèi, diedero il nome al cielo stellato, che gli restò.
Posti questi princìpi, alla gran penisola situata nell'oriente di Grecia restò il nome d'Asia minore, poi che ne passò il nome d'«Asia» in quella gran parte orientale del mondo ch'Asia ci restò detta assolutamente. Per lo contrario, essa Grecia, ch'era occidente a riguardo dell'Asia, fu detta «Europa», che Giove, cangiato in toro, rapì: poi il nome d'«Europa» si stese in quest'altro gran continente fin all'oceano occidentale.
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