E quindi gli oracoli d'Anacarsi dalla boria de' dotti furono ricevuti per oracoli di sapienza riposta, i quali non ci son pervenuti.
Zamolsci fu geta (come geta fu Marte), il qual, al riferire d'Erodoto, portò a' greci il dogma dell'immortalità dell'anima.
Così da alcun'India greca dovette Bacco venire dall'indico Oriente trionfatore (da alcuna greca terra ricca d'oro poetico), e Bacco ne trionfa sopra un carro d'oro (di frumento); onde lo stesso è domatore di serpenti e di tigri, qual Ercole d'idre e lioni, come si è sopra spiegato.
Certamente il nome, che 'l Peloponneso serba fin a' nostri dì, di «Morea» troppo ci appruova che Perseo, eroe certamente greco, fece le sue imprese nella Mauritania natia; perché 'l Peloponneso tal è per rapporto all'Acaia qual è l'Affrica per rapporto all'Europa. Quindi s'intenda quanto nulla Erodoto seppe delle sue propie antichità (come gliene riprende Tucidide), il quale narra ch'i mori un tempo furono bianchi, quali certamente erano i mori della sua Grecia, la quale fin oggi si dice «Morea bianca».
Così dev'esser avvenuto che dalla pestilenza di questa Mauritania avesse Eusculapio con la sua arte preservato la sua isola di Coo; che se la doveva preservare da quella de' popoli di Marocco, egli l'arebbe dovuto preservare da tutte le pestilenze del mondo.
In cotal Mauritania dovett'Ercole soccombere al peso del cielo, che 'l vecchio Atlante era già stanco di sostenere: che dovette dapprima dirsi così il monte Ato, che, per un collo di terra, che Serse dappoi forò, divide la Macedonia dalla Tracia, e vi restò pur quivi, tralla Grecia e la Tracia, un fiume appellato Atlante; poscia, nello stretto di Gibilterra, osservati i monti Abila e Calpe così per uno stretto di mare dividere l'Affrica dall'Europa, furono dette da Ercole ivi piantate colonne, che, come abbiamo sopra detto, sostenevano il cielo, e 'l monte nell'Affrica quivi vicino fu detto «Atlante». E 'n cotal guisa può farsi verisimile la risposta ch'appo Omero fa la madre Teti ad Achille: che non poteva portare la di lui querela a Giove, perch'era da Olimpo ito con gli altri dèi a banchettare in Atlante (sull'oppenione, che sopra abbiam osservato, che gli dèi se ne stassero sulle cime degli altissimi monti); ché, se fusse stato il monte Atlante nell'Affrica, era troppo difficile a credersi, quando il medesimo Omero dice che Mercurio, quantunque alato, difficilissimamente pervenne nell'isola di Calipso, posta nel mar Fenicio, ch'era molto più vicino alla Grecia che non lo regno ch'or dicesi di Marocco.
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