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      II. Ch'i lestrigoni, a' tempi d'Omero, fussero stati popoli di essa Grecia, ch'ivi avessero i giorni più lunghi, non quelli che l'avessero più lunghi sopra tutti i popoli della terra; il qual luogo indusse Arato a porgli sotto il capo del Dragone. Certamente Tucidide, scrittore grave ed esatto, narra i lestrigoni in Sicilia, che dovetter esser i popoli più settentrionali di quell'isola.
      III. Per quest'istesso, i cimmeri ebbero le notti più lunghe sopra tutti i popoli della Grecia, perch'erano posti nel di lei più alto settentrione, e perciò, per le loro lunghe notti, furono detti abitare presso l'inferno (de' quali poi si portò lontanissimo il nome a' popoli abitatori della palude Meotide): e quindi i cumani, perch'eran posti presso la grotta della Sibilla, che portava all'inferno, per la creduta somiglianza di sito dovettero dirsi «cimmeri». Perché non è credibile che Ulisse, mandato da Circe senz'alcun incantesimo (perché Mercurio gli aveva dato un segreto contro le stregonerie di Circe, com'abbiamo sopra osservato), in un giorno fusse andato da' cimmeri i quali restarono così detti a vedere l'inferno, e nello stesso giorno fusse ritornato da quella in Circei, ora detto Monte Circello, che non è molto distante da Cuma.
      Con questi stessi princìpi della geografia poetica greca si possono solvere molte grandi difficultà della storia antica dell'Oriente, ove son presi per lontanissimi popoli, particolarmente verso settentrione e mezzodì, quelli che dovettero dapprima esser posti dentro l'Oriente medesimo.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





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