Pagina (390/534)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Cotal voce, di suono e significato uniforme in tante nazioni, per immensi tratti di luoghi e tempi e costumi tra lor divise e lontane, dovette dar a' latini la voce «aratrum», la cui curvatura si disse «urbs»; quindi a' medesimi dovettero venire e «arx» e «arceo», dond'è «ager arcifinius» agli scrittori de limitibus agrorum, e dovettero venir altresì le voci «arma» e «arcus», riponendo, con giusta idea, la fortezza in arretrare e tener lontana l'ingiuria.
      Ed ecco la sapienza poetica dimostrata meritar con giustizia quelle due somme e sovrane lodi: delle quali una certamente e con costanza l'è attribuita, d'aver fondato il gener umano della gentilità, che le due borie, l'una delle nazioni, l'altra de' dotti, quella con l'idee di una vana magnificenza, questa con l'idee d'un'importuna sapienza filosofica, volendogliele affermare, gliel'hanno più tosto niegata; l'altra, della quale pure una volgar tradizione n'è pervenuta, che la sapienza degli antichi faceva i suoi saggi, con uno spirito, egualmente grandi e filosofi e legislatori e capitani ed istorici ed oratori e poeti, ond'ella è stata cotanto disiderata. Ma quella gli fece o, più tosto, gli abbozzò tali, quali l'abbiamo truovati dentro le favole, nelle quali, com'in embrioni o matrici, si è discoverto essere stato abbozzato tutto il sapere riposto; che puossi dire dentro di quelle per sensi umani essere stati dalle nazioni rozzamente descritti i princìpi di questo mondo di scienze, il quale poi con raziocinî e con massime ci è stato schiarito dalla particolare riflessione de' dotti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534