Ma, oltre a questi, gli convengono tutti gli altri privilegi, ch'a lui danno tutti i maestri d'arte poetica, d'essere stato incomparabile:
XVII
in quelle sue selvagge e fiere comparazioni,
XVIII
in quelle sue crude ed atroci descrizioni di battaglie e di morti,
XIX
in quelle sue sentenze sparse di passioni sublimi,
XX
in quella sua locuzione piena di evidenza e splendore. Le quali tutte furono propietà dell'età eroica de' greci, nella quale e per la quale fu Omero incomparabil poeta; perché, nell'età della vigorosa memoria, della robusta fantasia e del sublime ingegno, egli non fu punto filosofo.
XXI
Onde né filosofie, né arti poetiche e critiche, le quali vennero appresso, poterono far un poeta che per corti spazi potesse tener dietro ad Omero.
E, quel ch'è più, egli fa certo acquisto degli tre immortali elogi, che gli son dati:
XXII
primo, d'essere stato l'ordinatore della greca polizia o sia civiltà;
XXIII
secondo, d'essere stato il padre di tutti gli altri poeti;
XXIV
terzo, d'essere stato il fonte di tutte le greche filosofie: niuno de' quali all'Omero finor creduto poteva darsi. Non lo primo, perché, da' tempi di Deucalione e Pirra, vien Omero da mille e ottocento anni dopo essersi incominciata co' matrimoni a fondare la greca civiltà, come si è dimostrato in tutta la scorsa della Sapienza poetica che la fondò. Non lo secondo, perché prima d'Omero fiorirono certamente i poeti teologi, quali furon Orfeo, Anfione, Lino, Museo ed altri, tra' quali i cronologi han posto Esiodo e fattolo di trent'anni prevenir ad Omero; altri poeti eroici innanzi d'Omero sono affermati da Cicerone nel Bruto e nominati da Eusebio nella Preparazione evangelica, quali furono Filamone, Temirida, Demodoco, Epimenide, Aristeo ed altri.
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