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Imperciocché, avendo per vie sovrumane schiarita e ferma la verità della cristiana religione con la virtù de' martiri incontro la potenza romana e con la dottrina de' Padri e co' miracoli incontro la vana sapienza greca, avendo poi a surgere nazioni armate, ch'avevano da combattere da ogni parte la vera divinità del suo Autore, permise nascere nuovo ordine d'umanità tralle nazioni, acciocché secondo il natural corso delle medesime cose umane ella fermamente fussesi stabilita.
Con tal eterno consiglio, rimenò i tempi veramente divini, ne' quali gli re catolici dappertutto, per difendere la religion cristiana, della qual essi son protettori, vestirono le dalmatiche de' diaconi e consagrarono le loro persone reali (onde serbano il titolo di «Sagra Real Maestà»), presero degnitadi ecclesiastiche, come di Ugone Ciapeto narra Sinforiano Camperio nella Geanologia degli re di Francia che s'intitolava «conte ed abate di Parigi», e 'l Paradino negli Annali della Borgogna osserva antichissime scritture nelle quali i principi di Francia comunemente «duchi ed abati» ovvero «conti ed abati» s'intitolavano. Così i primi re cristiani fondarono religioni armate, con le quali ristabilirono ne' loro reami la cristiana catolica religione incontro ad ariani (de' quali san Girolamo dice essere stato il mondo cristiano quasi tutto bruttato), contro saraceni ed altro gran numero d'infedeli.
Quivi ritornarono con verità quelle che si dicevano «pura et pia bella» da' popoli eroici; onde ora tutte le cristiane potenze con le loro corone sostengono sopra un orbe innalberata la croce, la qual avevano spiegata innanzi nelle bandiere, quando facevano le guerre che si dicevano «crociate».
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