Ritornarono finalmente le corti armate, quali sopra truovammo essere state le ragunanze eroiche che si tenevano sotto l'armi, dette di cureti greci e di quiriti romani; e i primi parlamenti de' reami d'Europa dovetter essere di baroni, come quel di Francia certamente lo fu di pari. Del quale la storia francese apertamente ci narra essere stati capi sul principio essi re, i quali in qualità di commessari criavano i pari della curia, i quali giudicasser le cause; onde poi restaron detti i «duchi e pari» di Francia. Appunto come il primo giudizio, che Ciceron dice essersi agitato della vita d'un cittadino romano, fu quello in cui il re Tullo Ostilio criò i duumviri in qualità di commessari, i quali, per dirla con essa formola che Tito Livio n'arreca, «in Horatium perduellionem dicerent», il qual aveva ucciso la sua sorella.
Perché, nella severità di tai tempi eroici, ogn'ammazzamento di cittadino (quando le città si componevano di soli eroi, come sopra pienamente si è dimostrato) era riputato un'ostilità fatta contro la patria, ch'è appunto «perduellio»; ed ogni tal ammazzamento era detto «parricidium», perch'era fatto d'un padre, o sia d'un nobile, siccome sopra vedemmo in tali tempi Roma dividersi in padri e plebe. Perciò da Romolo infin a Tullo Ostilio non vi fu accusa d'alcun nobile ucciso, perché i nobili dovevan esser attenti a non commettere tali offese, praticandosi tra loro i duelli, de' quali sopra si è ragionato; e, perché, nel caso di Orazio, non v'era chi con duello avesse vindicato privatamente l'ammazzamento d'Orazia, perciò da Tullo Ostilio ne fu la prima volta ordinato un giudizio.
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