Altronde, gli ammazzamenti de' plebei o eran fatti da' loro padroni medesimi, e niuno gli poteva accusare, o erano fatti da altri, e, come di servi altrui, si rifaceva al padrone il danno, come ancor si costuma nella Polonia, Littuania, Svezia, Danimarca, Norvegia. Ma gl'interpetri eruditi della romana ragione non videro questa difficultà, perché riposarono sulla vana oppenione dell'innocenza del secol d'oro, siccome i politici, per la stessa cagione, riposarono su quel detto d'Aristotile: che nell'antiche repubbliche non erano leggi d'intorno a' privati torti ed offese; onde Tacito, Sallustio e altri per altro acutissimi autori, ove narrano dell'origine delle repubbliche e delle leggi, raccontano, del primo stato innanzi delle città, che gli uomini da principio menarono una vita come tanti Adami nello stato dell'innocenza. Ma, poi che entrarono nella città quelli «homines» de' quali si maraviglia Ottomano e da' quali viene il diritto naturale delle genti che Ulpiano dice «humanarum», indi in poi l'ammazzamento d'ogni uomo fu detto «homicidium».
Or in sì fatti parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d'intorno [a] o diritti o successioni o devoluzioni de' feudi per cagione di fellonia o di caducazione; le quali cause, confermate più volte con tali giudicature, fecero le consuetudini feudali, le quali sono le più antiche di tutte l'altre d'Europa, che ci attestano il diritto natural delle genti esser nato con tali umani costumi de' feudi, come sopra si è pienamente pruovato.
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