Pagina (49/284)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Col tempio della fede vi aveva stabilito pure un faro di civiltà, unendo così queste due propagande che sempre dovrebbero essere compagne nella faticosa marcia attraverso popoli barbari, e praticando per tal modo la vera e pura dottrina di Cristo. Una colonia di Europei dava l'esempio del lavoro, e mostrava alle popolazioni selvagge che la missione dell'uomo sulla terra ha uno scopo ben più alto che quello di vegetare abbrutendosi e facendosi continua guerra gli uni agli altri. Ma come pur troppo spesso succede, la mancanza di mezzi materiali e di costanza a sopportare le prime disillusioni per un avvenire migliore, fecero che la piccola colonia finì per morire quasi di consunzione. La Missione restò, ed è ora occupata da lazzaristi francesi, e la colonia riprese sviluppo quando or fanno quattro anni si introdusse la coltivazione del tabacco.
      Uscimmo accompagnati dal padre Picard, un simpatico uomo che da quattordici anni vive in questo paese cristianizzando: è commovente vedere come tutti lo amano e lo rispettano, e come al suo apparire, vecchi e fanciulli gli corrono incontro chiamandolo gaetana o abuna, che suonano mio signore, mio padre, gli baciano la mano e gliela toccano col fronte in segno di venerazione. Con lui andiamo a far visita al governatore, comandante il presidio di circa 600 uomini.
      È un nero del Sudan che fece, nella legione straniera, la campagna del Messico, poi fu in Francia, ma ebbe troppo rispetto per la civiltà, e non osò troppo avvicinarla; fu però con noi cordialissimo e ci fece vedere in tutti i suoi particolari il forte costruito sotto la sua direzione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano
1881 pagine 284

   





Cristo Europei Missione Picard Sudan Messico Francia