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      Caccia minore si incontra piuttosto abbondante, e la notte si ha spesso il ruggito del leone.
      Dopo il mezzogiorno del 22 ripartimmo, seguendo sempre il letto del torrente che avevamo risalito pochi giorni prima, e ci fermammo per la colazione del 23 ad Ain, laddove finisce la vera vallata e comincia il piano inclinato, e dove anche venendo ci fermammo alla stessa ora beati di incontrare dell'acqua corrente. Discendiamo poi fino a sera calpestando detriti granitici, fra acacie e qualche altra varietà di piante, più fresche e verdi dove è depressione di terreno; frequenti sono dei mucchi di terra giallastra dell'altezza e diametro di due e più metri, che non sono altro che ciclopiche abitazioni di migliaia di formiche che continuamente lavorano a rendere più grandi esternamente e più comodi internamente questi frutti della loro arte e delle loro fatiche.
     
      [vedi figura]
     
      Il 24 attraversiamo il deserto, e verso sera dense nubi e un primo acquazzone ci fanno avvertiti delle cattive intenzioni del cielo. I camellieri volevano ad ogni costo fermarsi, ma avendo già sperimentato quanto sia sgradevole l'essere esposti alla pioggia senza tende per la notte, e sapendo d'altra parte che non poteva essere troppo lontana la stazione dei soldati, mi opposi assolutamente, dichiarando che non mi sarei fermato se non era raggiunta quest'ultima. Dopo un'ora circa la raggiungemmo infatti, e per buona fortuna nostra, chè non erano trascorsi dieci minuti che una pioggia dirotta cominciò e senza interruzione continuò tutta la notte.


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Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano
1881 pagine 284

   





Ain